In ricordo del Professore Giulio Bolacchi

O voi che siete in piccioletta barca, desiderosi d’ascoltar, seguiti dietro al mio legno che cantando varca, tornate a riveder li vostri liti: non vi mettete in pelago, ché forse, perdendo me, rimarreste smarriti.


La morte sembra più assurda quando ci priva di una grande fonte di conoscenza e di saggezza; per questo la morte del Professore Giulio Bolacchi sembra così assurda.

Chi lo conosceva pensava che “il Prof” (così lo chiamavano i suoi allievi, affettuosamente e con rispetto) ci sarebbe sempre stato, perché il Professore è sempre stato proiettato verso il futuro ed è sempre stato un precursore dei tempi.

Era difficile non restare affascinati, e anche un po’ intimoriti, di fronte alla vastità e profondità delle sue conoscenze; ma questa da sola non è sufficiente a definire la statura del Professore, a dare la misura della sua grandezza e della sua eccezionalità; non basta a spiegare la traccia, profonda e indelebile, che ha lasciato in tutti i suoi allievi.

Ciò che rende il Professor Giulio Bolacchi così unico e speciale era la generosità, nobile e rara, che traspariva in ogni suo gesto e che trovava la sua massima espressione nella sua attività didattica. In aula il Professore si prodigava per attivare nei suoi studenti processi di apprendimento rigorosi e critici, volti alla interiorizzazione dei contenuti conoscitivi e non a una loro sterile memorizzazione. Cercava in ogni modo di far comprendere la profonda differenza tra il discorso scientifico e il senso comune, tra il metodo sperimentale e l’esperienza soggettiva, approfondendo gli aspetti logici e metodologici del linguaggio della scienza e le relazioni tra momento sperimentale e momento teorico. L’acutezza e la incisività delle sue analisi, la limpidezza delle sue spiegazioni, la sua capacità di penetrazione concettuale destavano sempre ammirazione.

L’impegno che richiedeva agli studenti era tanto, ma nulla in confronto all’impegno che il Professore dedicava a quella che evidentemente considerava una missione. Egli riusciva a dare ai suoi studenti non solo strumenti conoscitivi, ma anche la consapevolezza delle proprie potenzialità, fondata sulla conoscenza e il superamento dei propri limiti (per questo invitava sempre i suoi studenti a non dire mai “non lo so” ma “lo saprò”). L’impatto dei suoi insegnamenti era tale da riuscire a dare a chi non frapponeva barriere all’apprendimento la forza di perseguire obiettivi che a molti sembravano neppure immaginabili. In questo senso il Professore Giulio Bolacchi era un vero Maestro.

Seguire le sue lezioni significava scoprire un mondo prima completamente sconosciuto, quello della analisi sperimentale del comportamento, sulla base della quale il Professor Giulio Bolacchi proponeva la integrazione scientifica della economia, della psicologia e della sociologia; una radicale rivoluzione nel modo di vedere se stessi, i rapporti interpersonali e il contesto sociale. La sua proposta teorica volta alla integrazione scientifica delle scienze sociali, che rappresenta uno dei punti più avanzati che definiscono le frontiere della scienza del comportamento, è il più importante contributo conoscitivo del Professore. Su queste basi il Professore ha anche elaborato e realizzato il suo innovativo modello di formazione manageriale, il quale essendo fondato sulla integrazione scientifica di economia, psicologia e sociologia offre quegli strumenti conoscitivi necessari per comprendere e tentare di risolvere i molteplici problemi che affliggono la nostra società che ancora mancano nei programmi di studi tradizionali.

Il fascino che il Professor Bolacchi esercitava sui suoi studenti era dato anche dalla sua personalità e dal suo esempio di vita. Il Professore era uno strenuo difensore della conoscenza scientifica e un vero pioniere della scienza sociale; per questo non si sottraeva mai alle sfide culturali, soprattutto quando si trattava di difendere l’eredità di Galileo e di B.F. Skinner. Il Professore aveva il coraggio della innovazione culturale, in un contesto sociale che troppo spesso non premia l’innovazione.

Chi ha conosciuto il Professore Giulio Bolacchi ricorda la sua tenacia, il suo entusiasmo e il suo ottimismo incrollabili, anche di fronte alle non poche difficoltà che una società spesso mediocre ha frapposto al suo indomabile spirito di iniziativa e alla sua incrollabile fiducia nel valore della scienza.

La sua scomparsa è una perdita enorme, che non potrà mai essere colmata.